Robot - Le bestie mitologiche del futuro sono già qui.
Colonizzeranno il mondo, i "mostri" della tecnologia? Vedremo androidi con teste umane scorrazzare per le città o zampe robotiche muoversi grazie agli impulsi elettrici del cervello di una scimmia? Ci crediate o no, le nuove creature mitologiche sono già in mezzo a noi. (Andrea Porta, 15 febbraio 2008)
Teste parlanti capaci di conversare e di comunicare con le espressioni del volto: ecco i mostri della tecnologia, bestie della mitologia contemporanea.
Lion la testa, il petto capra e drago la coda, e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco... Così Omero descrive nell'Iliade la chimera, mostruosa belva nata dalla folle unione di due creature altrettanto mostruose. Ibridi, "creature", bestie immaginarie di ogni genere popolano la storia della cultura non solo occidentale. Secondo alcuni sono archetipi, cioè immagini simboliche che ricorrono, anche in forme diverse, in vari momenti della civiltà: oggi nessuno racconta più di unicorni o cerberi, eppure di creature "mitiche" ne esistono ancora. Non abitano più nei racconti popolari o nelle leggende, ma nella scienza e nella tecnologia. And they are much more real and concrete than any dream.
Teste parlanti capaci di conversare e di comunicare con le espressioni del volto: ecco i mostri della tecnologia, bestie della mitologia contemporanea.
Lion la testa, il petto capra e drago la coda, e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco... Così Omero descrive nell'Iliade la chimera, mostruosa belva nata dalla folle unione di due creature altrettanto mostruose. Ibridi, "creature", bestie immaginarie di ogni genere popolano la storia della cultura non solo occidentale. Secondo alcuni sono archetipi, cioè immagini simboliche che ricorrono, anche in forme diverse, in vari momenti della civiltà: oggi nessuno racconta più di unicorni o cerberi, eppure di creature "mitiche" ne esistono ancora. Non abitano più nei racconti popolari o nelle leggende, ma nella scienza e nella tecnologia. And they are much more real and concrete than any dream.
CENTAURO: irascible and violent, the centaur is half man and half horse.
CHIMERA: a little 'lion, a little' goat, a little 'dragon ... The chimera is a fantastic creature, symbol of the unattainable myth.
Dollface: what would happen if robots take "life" and artificial intelligence becoming indistinguishable from the biological?
The new creatures in recent years science has produced incredible creatures: from humanoid copy man (or at least try) appearance and intelligence of animals used in experiments on the nervous system, in an area where electronics and biology merge. Some examples? A researcher at Duke University (USA) has linked robotic limbs to the brain of a monkey who can thus move the claws of steel as if they were his. Another American scholar has instead managed to create quasi-human heads that interact with humans: they listen, understand, respond, even adapting to the context the expression of the face. There is also the designer robotic muscles along the lines of those human e pelli sintetiche che riproducono le rughe (d'espressione e non) di un volto vero. Ma l'uomo non è l'unico modello: nei laboratori si studiano la vista notturna delle falene, gli occhi delle mosche, il sistema di orientamento dei pipistrelli, il senso dell'orientamento delle vespe... Tutto per carpire qualche segreto a "Madre Natura" e creare organismi cibernetici, i cyborg, un po' animali e un po' macchine, che possano rendere più facile la nostra vita.
Insetti, quadrupedi, serpenti: ecco come i robot copiano la natura.
Da dove prendere spunto per inventarsi new automata? From the most perfect already there: nature. So here is that creatures are born with legs of steel from a beetle, moth eyes, walks his horse and the sinuous water snakes. Robot-
insects so small that they enter the human body: that is the challenge of nanotechnology. A MicroBot like this could one day navigate through our blood vessels and save their lives. I still hesitate MicoBot only in the imagination of artist-scientists, but meanwhile today "live" its precursors. Snake-Like ...
Wanting to choose an insect to be used as a model for his robots, Roger Quinn, director of the laboratory of "biologically inspired robotics" at Case Western Reserve University (Cleveland, Usa), non ha optato per la strada più facile. Ajax, il suo prototipo, si ispira infatti a uno scarafaggio, il blaberus discoidalis (diffuso nei Caraibi), dalla cui complessa anatomia Quinn ha copiato le articolazioni delle zampe. Venti volte più grande della blatta, Ajax ha dodici giunture pneumatiche che gli conferiscono 24 "gradi di libertà", ovvero modi diversi di articolare i suoi movimenti. Quinn, come molti suoi colleghi, persegue la strada della biomimesi: «Facciamo evolvere la robotica impiegando le conoscenze che derivano dallo studio dei meccanismi biologici. In pratica, rubano idee dalla natura. Da questi insetti poco piacevoli c'è anche chi vuole carpire i segreti del senso dell'orientamento, nascosti, pare, proprio nelle lunghe antenne. Il robottino sviluppato da Noah Cowan (Johns Hopkins University, Baltimora, Usa) ha speciali prolungamenti che si estendono dal corpo centrale e che, a contatto con ostacoli, avvertono il sistema di navigazione incorporato, un po' come fanno le vibrisse (baffi) dei gatti. E se nemmeno "a tastoni" i robot riescono a muoversi in sicurezza, allora serve la supervista delle falene: alla Cardiff University (Galles) è stato da poco presentato un obiettivo realizzato imitando le strutture nanoscopiche di cui sono dotati gli occhi dell'insetto, in grado di trattenere anche la minima quantità di luce.
insects so small that they enter the human body: that is the challenge of nanotechnology. A MicroBot like this could one day navigate through our blood vessels and save their lives. I still hesitate MicoBot only in the imagination of artist-scientists, but meanwhile today "live" its precursors. Snake-Like ...
Wanting to choose an insect to be used as a model for his robots, Roger Quinn, director of the laboratory of "biologically inspired robotics" at Case Western Reserve University (Cleveland, Usa), non ha optato per la strada più facile. Ajax, il suo prototipo, si ispira infatti a uno scarafaggio, il blaberus discoidalis (diffuso nei Caraibi), dalla cui complessa anatomia Quinn ha copiato le articolazioni delle zampe. Venti volte più grande della blatta, Ajax ha dodici giunture pneumatiche che gli conferiscono 24 "gradi di libertà", ovvero modi diversi di articolare i suoi movimenti. Quinn, come molti suoi colleghi, persegue la strada della biomimesi: «Facciamo evolvere la robotica impiegando le conoscenze che derivano dallo studio dei meccanismi biologici. In pratica, rubano idee dalla natura. Da questi insetti poco piacevoli c'è anche chi vuole carpire i segreti del senso dell'orientamento, nascosti, pare, proprio nelle lunghe antenne. Il robottino sviluppato da Noah Cowan (Johns Hopkins University, Baltimora, Usa) ha speciali prolungamenti che si estendono dal corpo centrale e che, a contatto con ostacoli, avvertono il sistema di navigazione incorporato, un po' come fanno le vibrisse (baffi) dei gatti. E se nemmeno "a tastoni" i robot riescono a muoversi in sicurezza, allora serve la supervista delle falene: alla Cardiff University (Galles) è stato da poco presentato un obiettivo realizzato imitando le strutture nanoscopiche di cui sono dotati gli occhi dell'insetto, in grado di trattenere anche la minima quantità di luce.
L'ultima versione di Ajax, il robot scarafaggio realizzato alla Case Western Reserve University in Cleveland (USA) modeled the complex articulations of the legs of the insect. It is not the only cyber cockroach: watch the video "The insect guide" on the work of Garnet Hertz .
indestructible skeleton? It is "out" At the Massachusetts Institute of Technology, MIT, robotic insects are worn: These are the exoskeletons, or "external skeletons" conceptually similar to the rigid armor that support and protect the internal organs of many insects and spiders. Hugh Herr, a researcher at the Group Biomecatronica of the prestigious American university, has recentemente presentato una struttura pneumatica che, indossata sulle gambe e collegata a una centralina da portare in uno zaino, "sorregge" il corpo quando è sottoposto a sforzi e riduce dell'80% la fatica necessaria a trasportare qualsiasi peso.Cani e serpenti. Per sollevare pesi l'esoscheletro fa comodo, ma ancora meglio sarebbe lasciare tutta la fatica a creature come BigDog ( video ) e LittleDog, inquietanti robot un po' cani, un po' androidi e un po' animali da soma. Forti e resistenti, questi prototipi di quadrupede imitano i movimenti di cani e cavalli in ogni condizione di camminata e su ogni tipo di terreno. Si arrampicano, avanzano sicuri sulla neve e sullo sterrato, e in nessun If they fall: immediate response to special gyroscopic systems are in fact able to compensate on the fly any deviation from the state of equilibrium. At another extreme of this evolutionary line of cyber-animal specialist, there are others who do not know what to make of the legs: the snakes. Like their biological models, even the robot easily insinuate themselves everywhere: ACM-R5 amphibious Japanese snake is designed to move through the rubble of an earthquake and search for survivors of earthquakes, but also jumping into the water and explore the depths. And there are more small and HeartLander i-Snake, made respectively by Carnegie Mellon University in Pittsburgh and the Imperial College of London, are designed to slip ... in our body and heal from the inside! Science fiction? Not at all: watch the video of i-Snake to work on the heart of a pig .
Wildlife Robotics: science and science fiction.
Designed to study the nervous system, the cyborg-animals are filling laboratories around the world. They are creatures unimaginable until a few years ago, vehicles moved from the brains of moths, frogs death that move the legs on the Internet and American monkeys that move robotic legs in Japan. If there
, RoboCop and Terminator are no longer alone. These cyborg with a human, with both biological and artificial organs, today might have ... even a pet! Robotics is already arrived at the animal kingdom and the idea of \u200b\u200bstarting to take anatomy and physiology of animal to achieve more efficient robot (this line of research is called biomimicry) has borne much fruit: they are the cyborg-animal chimeras of our time, born from the marriage between biology and technology. And sometimes even "art", as it must be said, is a concept of art very discutibile.Garnet Hertz is a Canadian researcher, which he says is "electro-art" robotic animals he uses them to make us reflect on the border between natural and artificial. Its the RoachBot, moved by the instinct of a cockroach, and the dead frog exposed to the public formaldehyde, which can move in all, connecting to the Internet, with simple online commands. To what end? Show how close the biology and technology. Perhaps enough to say, and now we also know that animals are all cyborgs to a bad end. "ART" AND FROGS Mortel neurobotica "Basically," combine "machines in some parts of the human body has led to major innovations, such as the implementation of artificial hearts, "says Charles Higgins, University of Arizona. Why not try it with the brain? The final frontier of neuroscience is the neurorobotica, which aims to make robots interact and organic brains. The experiments, conducted for the time being only on animals, have produced risultati che i ricercatori definiscono "incoraggianti". Ma hanno anche dato vita a creature mai viste prima. C'è ad esempio il RoboFalena, presentato dallo stesso Higgins in occasione della 37° edizione del meeting annuale della Società Americana di Neuroscienze. È una piccola macchina, "guidata" da una farfalla amante dell'oscurità: i movimenti del robot sono azionati da impulsi provenienti da elettrodi impiantati nel minuscolo cervello dell'insetto che, immobilizzato all'interno di un tubo di plastica, vede scorrere attorno a sé solamente strisce colorate che riproducono quello che la farfalla percepisce durante il volo. Solo così, infatti, i neuroni che durante il volo stabilizzano la vista della falena emettono i segnali actually drive the electric drive mechanism. And in a moment moth and transformed robot into a single being. " Transmission of thought. Miguel Nicolelis at Duke University (North Carolina, USA) wanted to do even more. Her cyborg is in two places at once: the head of the United States, the body in Japan. Employing a similar principle to that of the moth to Higgins, the researcher is connected to the brain of a monkey, "guest" of his laboratory, some sensors that record the signals from the brain of the animal while walking is done. The signals are then sent sent to the Institute of Advanced Telecommunications Research in Tokyo where they are encoded and transmitted to a robot able to rework them. And in no time at all, the artificial legs start to walk, following the steps of a monkey at the other end of the world.
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